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A pochi metri dal Museo delle carrozze, nella frazione di Sitizano, c’è la Chiesa di Santa Domenica. La chiesa che conosciamo oggi è quella ricostruita dopo il terremoto del 1908 che la danneggiò pesantemente. Un restauro che è stato effettuato fra gli anni Trenta e Quaranta. Secondo la leggenda popolare una statua presente nella chiesa di Santa Domenica salvò la struttura da un altro terremoto. Alla Madonna del Carmine, la cui statua è custodita appunto nella chiesa, viene attribuita la salvezza del paese dal sisma del 1894. A questa leggenda ne viene affiancata sempre un’altra. Nel 1794, viene raccontato, che la statua della Madonna del Rosario (anche se alcuni parlano di una immagine), venne vista piangere lacrime di sangue. Di questa statua, però, pare non vi sia traccia. Nella chiesa di Sitizano sono presenti, inoltre, anche la statua di Santa Domenica, San Vittorio, Santa Rita, una piccola statua di Sant’Antonio da Padova e il quadro raffigurante San Giuseppe.

In chiesa si entra grazie a tre brevi rampe che ci permettono di giungere al portone d’ingresso. Una volta varcato si possono vedere le tre navate separate da pilastri arcuati, mentre il presbiterio, sopraelevato, si conclude con l’abside semicircolare. Nelle navate vi sono delle decorazioni interne che si fanno più ricercate nel presbitero con pitture murali. Le lesene ripartiscono anche le pareti perimetrali, nelle navate laterali, delimitando lo spazio per le nicchie, dove sono collocati gli altari secondari.

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