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La storia della chiesa di Gesù Bambino è collegata a quella del Rosario dei Domenicani dove dentro vi era un altare dedicato al Nome di Gesù con sopra un quadro che lo raffigurava da bambino.

Siamo nel Diciannovesimo secolo quando la chiesa del Rosario dei Domenicani fu demolita per far spazio proprio alla chiesa di Gesù Bambino. Siamo intorno al 1970 quando la nuova chiesa apre i suoi portoni per la prima volta, accanto ai ruderi del convento dei Domenicani.

Vicino alla sua facciata c’è un quadro dipinto da Fiorenzo Viviani che ritrae la Madonna col Bambino. Sull’altare maggiore c’è una statua di Gesù Bambino vestito. Proprio questo abito viene sostituito ogni due anni dalle spose in attesa di maternità. Alzando gli occhi, si può notare la volta del coro che è ornata da un affresco che raffigura la Sara Famiglia. Abbassando lo sguardo, invece, si vede un altro altare (eretto dopo la costruzione della chiesa), realizzato con le offerte di alcune famiglie in memoria dei loro defunti. Su un altro altare poggia la statua di San Vincenzo Ferreri, davanti a questa, c’è l’altare della Madonna e, in una nicchia, la statua del Rosario.

Tutto il rione San Nicola, la frazione dove sorge la chiesa, il Primo gennaio celebra il nuovo anno con la processione di Gesù Bambino mentre, a luglio, si tiene quella in onore di San Vincenzo Ferreri che si alterna, ogni due anni, con quella dedicata al Rosario.

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